cos'è la Medicina di Gruppo e/o in Rete
La Medicina di Gruppo e/o in Rete è una modalità organizzativa della professione del medico di medicina generale in base alla quale un gruppo di medici può decidere liberamente di condividere sede, mezzi ed organizzazione funzionale del lavoro per ottimizzare più aspetti della propria professione migliorando in definitiva le potenzialità assistenziali di ognuno. Di una "medicina di gruppo e/o in Rete" possono far parte da un minimo di tre ad un massimo di otto medici; oltre al medico di medicina generale possono farne parte anche pediatri e medici di guardia medica. In maggiore dettaglio, gli scopi che si prefigge una "medicina di gruppo" sono i seguenti:

1) facilitare il rapporto tra cittadino e medico (es.: il medico è meno preso da adempimenti burocratici ed è quindi più disponibile)

2) nonchè lo snellimento delle procedure di accesso ai servizi dell'Azienda (es.: prenotando direttamente esami e/o visite specialistiche direttamente in sede in collegamento con i centri di prenotazione della ASL - Progetto SOLE)

2) garantire un più elevato livello qualitativo e una maggiore appropriatezza delle prestazioni erogate, anche attraverso l'attivazione di ambulatori per il monitoraggio di patologie croniche ad alta prevalenza come ad es. il diabete, l'ipertensione, la broncopneumopatia cronica (es.: dedicando un pomeriggio a settimana al controllo solo dei diabetici, o solo degli ipertesi e così via)

3) realizzare adeguate forme di continuità dell'assistenza e delle cure anche attraverso modalità di integrazione fra medici (es.: organizzando a rotazione turni di disponibilità interna e/o esterna nei periodi di maggiore morbilità)

4) perseguire il coordinamento funzionale dell'attività dei medici di medicina generale con i servizi e le attività del Distretto (es.: entrare a far parte delle campagne vaccinali)

5) realizzare forme di maggiore fruibilità ed accessibilità da parte dei cittadini, dei servizi e delle attività dei medici di medicina generale (es.: migliorando l'organizzazione generale del lavoro)

6) perseguire maggiori e più qualificanti standard strutturali, strumentali e di organizzazione dell'attività professionale (es.: grazie ad una maggiore disponibilità economica del gruppo rispetto al singolo)

7) condividere ed implementare linee guida diagnostico terapeutiche per le patologie a più alta prevalenza e attuare momenti di verifica periodica (es.: il lavoro di gruppo porta inevitabilmente ad una maggiore uniformità dei comportamenti)

 



Ultimo aggiornamento 18 marzo 2019